Si POS o non si POS?
Tutti i professionisti da lunedì 30 giugno sono obbligati per legge ad accettare pagamenti con bancomat per cifre superiori a 30 euro. Per essere in grado dovranno però dotarsi di lettore Pos (Point of sale) prendendo contatto con la banca di riferimento. Ma per chi fosse trovato sprovvisto cosa succede?
Tutti i professionisti da lunedì 30 giugno sono obbligati per legge ad accettare pagamenti con bancomat per cifre superiori a 30 euro. Per essere in grado dovranno però dotarsi di lettore Pos (Point of sale) prendendo contatto con la banca di riferimento. Ma per chi fosse trovato sprovvisto cosa succede? L’articolo del decreto legge 179/2012 che prevede il lettore in studio (15 comma 49) non pone sanzioni al professionista sprovvisto. L’unico rischio fin qui è che il debitore paghi in ritardo e il professionista “colpevole” non possa rivendicare interessi (c.d. “mora del credito”). Il ministero dell’Economia (protocollo D/825 del 10 giugno) ha addirittura ventilato che proprio per l’assenza, almeno temporanea, di sanzioni il Pos non sarebbe un obbligo.
Quello che è certo è che dotarsi di un Pos comporta oneri economici :
I costi del lettore collegato con la banca dipendono dal prezzo delle commissioni che può variare da 70 centesimi a oltre due euro a commissione, e da quello del canone che può essere agevolato da particolari condizioni della banca, più l’installazione.
Per i professionisti che esercitano a domicilio dei pazienti esistono dispositivi portatili, ma il costo delle commissioni sale. E l’onere può arrivare fino a 150 euro potenziali al mese.
Pertanto il consiglio è di valutare attentamente la reale necessità di dotarsi del Pos.
Per approfondire, cliccare sui seguenti link:
Articolo Bresciaoggi del 29/06/2014 link.
Articolo di Massimo Gramellini de La Stampa del 01/07/2014 link.