Percorso di Studi (9)
Laurea triennale *
Laurea Magistrale *
Master 1° e 2° livello *
Dottorato *
Guida ai test
1) La prova di selezione
Le indicazioni in merito alle modalità di svolgimento delle prove di selezione sono generalmente riportate nei bandi emessi dalle università e comunicati anche in sede di prova dalla stessa commissione d’esame...
2) I test d'ammissione
Non si può affermare in assoluto che esistano prove di per sé difficili o facili. Le prove sono facili e difficili in rapporto a una serie di fattori...
3) La soluzione dei test
Per le professioni sanitarie, le batterie dei quesiti vengono predisposte da ciascuna Università...
4) Il modulo delle risposte
La correzione dell’elaborato dell’esame è, di solito, trattata elettronicamente con lettore a fibre ottiche e pertanto viene utilizzato un apposito modulo di risposta che è univoco per ogni candidato perché identificato da un codice a barre che garantisce l’anonimato della selezione...
5) La gestione dei tempi
La durata della prova per lo svolgimento del compito assegnato è di due ore. Il “tempo” è uno dei principali fattori critici nello svolgimento delle prove di selezione e quindi è fondamentale impiegarlo razionalmente, anche perché quasi sempre lo si vive limitato e insufficiente...
Laurea triennale
Questa sezione propone alcune simulazioni con i test di ammissione ufficiali realmente utilizzati dagli Atenei nell’Anno Accademico 2010- 2011 per le prove di ammissione ai Corsi di laurea per le Professioni sanitarie.
In Italia, allo stato attuale, non esiste una banca dati nazionale dalla quale sia possibile reperire i test di ammissione somministrati negli anni precedenti, come avviene invece per altri corsi di laurea ad accesso programmato (Medicina, Odontoiatria,Veterinaria, ecc.), dove le domande sono stabilite e pubblicate dal Ministero e pertanto uguali in tutta Italia. Per le Professioni sanitarie ogni singola Università stabilisce le proprie prove, che solo in casi limitati risultano successivamente divulgate sui portali. Ovviamente non esistono neppure siti, libri o corsi di preparazione in cui sia possibile trovare anticipazioni sui test che saranno effettivamente proposti nelle selezioni del presente anno accademico.
La presente raccolta, pertanto, intende offrire ai candidati un modo per esercitarsi sul metodo di selezione utilizzato dalle Università, cioè il metodo selettivo a quiz.
Per la formulazione delle simulazioni sono state utilizzate le prove ufficiali dell’A.A. 2010-2011 dei seguenti Atenei: ANCONA, BARI, BOLOGNA, CAGLIARI, FERRARA, FIRENZE, FOGGIA, GENOVA, NAPOLI Sun, PADOVA, PALERMO, ROMA TorVergata, TRIESTE, UDINE, VARESE, VERCELLI, VERONA ecc.
Va precisato che non si tratta della semplice trascrizione delle prove somministrate nella loro interezza, ma sono state selezionate le domande più significative e rappresentative per stimare in maniera il più possibile obiettiva il livello di preparazione del candidato.
Si sottolinea, però, che le batterie di test qui proposte hanno il valore di una pura esercitazione e non possono esaurire il percorso di preparazione necessario ad affrontare la prova di ammissione.
Secondo quanto previsto dal Ministero dell'Università (Miur) per la selezione delle Professioni sanitarie, le domande sono state organizzate in quattro settori, e precisamente Logica e Cultura Generale, Biologia, Chimica, Fisica e Matematica.
Ogni prova simulata contiene il numero esatto di quesiti a risposta multipla previsti dalla normativa per ogni argomento, in modo da consentire lo svolgimento dell’esercitazione nelle stesse condizioni dell’esame e di verificare così i tempi di soluzione e il punteggio conseguito in base alla propria preparazione.
I quesiti proposti sotto forma di test simulati sono altresì accompagnati dalle risposte che sono state indicate come esatte dai singoli Atenei.
PROVE DI SIMULAZIONE
Logica e cultura generale |
Biologia |
Chimica
|
Fisica e Matematica |
SUGGERIMENTI PER UTILIZZARE AL MEGLIO LE SIMULAZIONI
1) Stampare il pdf della prova.
2) Risolvere i quesiti proposti nei tempi indicati. Poiché il tempo è un fattore molto limitato, è importante soprattutto riuscire a controllarlo. Si ricorda che il tempo a disposizione per la prova è di due ore per 80 quiz e quindi per ciascuna risposta il tempo medio di risoluzione non dovrebbe superare 1,5 minuti.
3) Controllare i risultati ottenuti confrontandoli con le soluzioni indicate in coda a ogni singolo blocco di domande. Si ricorda che il punteggio è il seguente:
- 1 punto per ogni risposta esatta
- meno 0,25 punti per ogni risposta sbagliata
- 0 punti per ogni risposta non data
4) Effettuare un’autovalutazione della propria performance nella soluzione dei quiz:
a. valutare i tempi di soluzione e, se non adeguati, perfezionare l’addestramento alla soluzione dei quesiti a scelta multipla; l’allenamento va ripetuto più volte fino a quando non si acquisiscano progressivamente abilità e familiarità sufficienti;
b. individuare i settori nell’ambito dei quali sono stati commessi più errori, al fine di selezionare argomenti e discipline ove occorre dedicare maggiore spazio per uno studio più approfondito.
Buona preparazione!
Il Ministero dell’Università ha approvato il decreto per l'accesso alla Laurea magistrale in Scienze infermieristiche ed ostetriche per l'anno accademico 2013 - 2014 nel luglio 2013.
Il provvedimento adottato quest’anno dal MIUR, conferma le modalità di accesso, i contenuti della prova, nonché la stessa data di selezione dell’anno precedente per tutti i candidati dei corsi di Laurea magistrale.
I REQUISITI PER L'AMMISSIONE AL CORSO DI LAUREA MAGISTRALE CLASSE LM-SNT1
Sono ammessi alla prova d’esame per l’accesso al corso di Laurea magistrale in Scienze infermieristiche ed ostetriche coloro che siano in possesso di uno dei seguenti titoli:
• diploma di laurea abilitante all’esercizio di una delle professioni sanitarie ricomprese nella classe SNT/1 (infermiere, ostetrica/o, infermiere pediatrico);
• diploma universitario abilitante all’esercizio di una delle professioni sanitarie ricomprese nella classe SNT/1 (infermiere, ostetrica/o, infermiere pediatrico);
• titoli abilitantiall’esercizio di una delle professioni sanitarie ricomprese nella classe SNT/1 (infermiere, ostetrica/o, infermiere pediatrico) acquisiti con i precedenti ordinamenti, di cui alle Leggi 42/1999.
Pre-requisito obbligatorio per tutti è il possesso del diploma di scuola secondaria superiore di durata quinquennale.
Nessun altro requisito è previsto per l’accesso alla laurea magistrale, né il voto del diploma, né l’anzianità di servizio.
Ammissione in sovrannumero senza espletamento delle prove
Possono essere ammessi, in soprannumero, prescindendo dall’espletamento della prova di ammissione, in considerazione del fatto che già svolgono funzioni inerenti:
• i soggetti ai quali sia stato conferito l’incarico, da almeno due anni, ai sensi e per gli effetti dell’art. 7 della Legge 251/2000, commi 1 e 2;
• i soggetti in possesso del titolo rilasciato dalle Scuole dirette a fini speciali per Dirigenti e Docenti dell’Assistenza infermieristica (Dpr 162/1982), titolari dell’incarico, da almeno due anni, di direttore o di coordinatore dei corsi di laurea in Infermieristica;
• i soggetti ai quali sia stato conferito l’incarico, da almeno due anni, di direttore o di coordinatore di uno dei corsi di laurea ricompresi nella Laurea magistrale in Scienze infermieristiche e ostetriche.
I candidati che aspirano all’accesso senza l’espletamento della prova devono allegare alla domanda di ammissione la documentazione che comprovi il possesso dei requisiti.
CRITERI DI VALUTAZIONE DEI TITOLI E DELLA PROVA SCRITTA
Per la valutazione del candidato la Commissione d’esame ha a disposizione un totale di 100 punti di cui: •20 riservati ai titoli •80 riservati alla prova scritta.
Appare evidente come l'esito dell'ammissione sia grandemente se non totalmente influenzato dalla prova scritta e in misura molto contenuta dal possesso dei titoli formativi, accademici e professionali posseduti dal candidato.
La valutazione dei titoli
Per la classe di Laurea magistrale delle Scienze infermieristiche e ostetriche sono valutabili tre tipologie di titoli:
A. Titolo di accesso | Punti |
Diploma di laurea triennale abilitante all’esercizio di una delle professioni sanitarie ricomprese nella classe di Laurea magistrale in Scienze infermieristiche ed ostetriche | 7 |
Diploma universitario abilitante all’esercizio di una delle professioni sanitarie ricomprese nella classe di Laurea magistrale in Scienze infermieristiche ed ostetriche. | 6 |
Titoli abilitantiall’esercizio di una delle professioni sanitarie ricomprese nella classe di Laurea magistrale in Scienze infermieristiche ed ostetriche acquisiti con i precedenti ordinamenti. | 5 |
È possibile utilizzare, in questa categoria, uno solo dei titoli elencati, a scelta del candidato, anche se in possesso di più attestati.
La scala dei punteggi attribuiti per questa categoria determina un diverso trattamento tra i soggetti provenienti da diverse formazioni di base avvantaggiando, di due punti aggiuntivi, chi è uscito dall’ultimo percorso formativo della laurea triennale.
In ogni caso, dei 20 punti a disposizione, solo 15 sono effettivamente utilizzabili per la graduatoria in quanto tutti i candidati partono da una base minima di almeno 5 punti.
B. Titoli accademici o formativi | Punti |
Diploma di Scuola diretta a fini speciali in Assistenza infermieristica (Dpr 162/1982) | 5 |
Altri titoli accademici o formativi di durata non inferiore a sei mesi | 0,50
per ciascun titolo fino
ad un massimo di punti 2 |
I possessori del titolo di DAI, IID e DDSI, che normalmente provengono dalla formazione di base acquisita con il precedente ordinamento, sono favoriti rispetto ai candidati con analogo percorso formativo ma distanziati di solo 3 punti rispetto ai nuovi colleghi laureati.
Tutti gli altri titoli accademici o formativi possono essere valutati sino a un massimo di 4 attestati. Questi titoli, di durata superiore ai sei mesi, possono comprendere numerosi corsi (tra cui: abilitazione a funzioni direttive, specializzazioni, master, corsi aggiornamenti professionali con o senza attribuzione ECM ecc.) ed eventuali titoli della precedente categoria che non siano stati utilizzati come titolo di accesso.
Manca inspiegabilmente dall’elenco un esplicito riconoscimento a fattispecie proprie del curriculum formativo e professionale, quali incarichi di insegnamento, partecipazione a progetti di ricerca, pubblicazioni scientifiche ecc.
Il riconoscimento di questa categoria di titoli è a discrezione delle commissioni d’esame dei singoli atenei e, quindi, si possono registrare differenze significative nella valutazione/riconoscimento anche degli stessi attestati; in genere, vengono privilegiati quelli acquisiti in ambito universitario.
C. Attività professionali | Punti |
Attività professionali nella funzione apicale di una delle |
1
per ciascun anno o frazione
superiore a sei mesi fino
ad un massimo di punti 4
|
Attività professionali nell'esercizio di una delle professioni sanitarie ricomprese nella classe di laurea magistrale in Scienze infermieristiche e ostetriche, idoneamente documentate e certificate. |
0,50
per ciascun anno o frazione
superiore a sei mesi fino
ad un massimo di punti 2
|
Per la funzione apicale, essendo il termine utilizzato nel decreto poco precisato e definito, si sono registrati riconoscimenti difformi a seconda dell’interpretazione dei singoli atenei. In alcuni casi si è persino attribuito lo stesso punteggio sia per la funzione di coordinamento che per quella di dirigente. In ogni caso possono essere valutati fino a un massimo di 4 anni di servizio.
L’esercizio professionale va inteso in senso esteso, sia esso in regime di dipendenza o libero professionale, presso strutture pubbliche o private, di ruolo o a incarico purché documentato ed esercitato nel campo proprio della classe di Laurea magistrale che comprende le professioni di infermiere, infermiere pediatrico e ostetrica/o. Anche in questo caso potranno essere valutati fino a un massimo di 4 anni.
La valutazione della prova di ammissione
Per lo svolgimento della prova è assegnato un tempo massimo di 2 ore. La prova consiste nella soluzione di 80 quesiti a risposta multipla di cui una sola è la risposta esatta tra le cinque indicate.
Gli argomenti e la relativa numerosità di domande sono stabiliti in base alle indicazioni del MIUR e sono:
• teoria e pratica delle professioni ricomprese nella classe di laurea magistrale: 32 quesiti
• cultura generale e ragionamento logico: 18 quesiti
• regolamentazione dell’esercizio professionale e legislazione sanitaria: 10 quesiti
• cultura scientifico-matematica, statistica, informatica, inglese: 10 quesiti
• scienze umane e sociali: 10 quesiti
I PROGRAMMI
La prova di ammissione è predisposta autonomamente da ciascun ateneo, tenuto conto delle indicazioni ministeriali contenute nel Decreto ministeriale 15 luglio 2013, n. 612 che fissa gli argomenti e la composizione numerica dei quesiti.
Il programma degli argomenti da sottoporre a verifica previsto dai decreti ministeriali di ammissione è stato fissato a partire dal primo anno di attivazione 2004/2005 e non ha subito nessuna modifica in questi anni.
IL PUNTEGGIO DELLE PROVE DI SELEZIONE
Per la valutazione delle prove di selezione vengono utilizzati i seguenti punteggi:
•1 punto per ogni risposta esatta •meno 0,25 punti per ogni risposta sbagliata
•0 punti per ogni risposta non data
In caso di parità di voti prevale, in ordine decrescente, il punteggio ottenuto dal candidato nella soluzione dei quesiti relativi ai seguenti argomenti:
•teoria e pratica delle professioni;
•cultura generale e logica; regolamentazione dell’esercizio professionale e legislazione sanitaria;
•cultura scientifico matematica, statistica e informatica; scienze umane e sociali.
Per accedere al Corso di laurea triennale in Infermieristica, a numero chiuso, dovrai sostenere una prova di selezione.
MODALITA' E CONTENUTI DELLA PROVA DI AMMISSIONE
Il Ministero dell'Università con Decreto del 24 Aprile 2013, n. 334, ha reso noto, come ogni anno, le modalità di esame di ammissione per i corsi Laurea delle Professioni sanitarie per l'Anno Accademico 2013/14. Rispetto agli scorsi anni ci sono alcune novità: te le illustriamo qui di seguito.
L'ammissione degli studenti ai Corsi di Laurea avviene previo superamento di una prova di ammissione, predisposta da ciascuna Università statale, identica per tutte le tipologie dei corsi di Laurea delle Professioni sanitarie attivati presso lo stesso Ateneo.
Ai fini dell'utilizzo di tutti i posti disponibili per ciascun Corso di Laurea, ciascun Ateneo è tenuto a definire idonee procedure consentendo ai candidati di esprimere lo studente l’ordine di preferenza: informatevi quindi presso l’Università nella quale intendete sostenere la prova di selezione.
In che consiste la prova di ammissione?
La prova di ammissione consiste nella soluzione di un questionario di 60 quesiti a risposta multipla, di cui una sola esatta tra le cinque indicate.
Gli argomenti e la relativa numerosità di domande sono stabiliti in base alle indicazioni del MIUR:
Cultura generale - 5 quesiti
Ragionamento logico - 25 quesiti
Biologia - 14 quesiti
Chimica - 8 quesiti
Fisica e Matematica - 8 quesiti
Per la compilazione del questionario è assegnato un tempo di 90 minuti, partire dalle ore 11.00 in ciascuna sede di Ateneo.
Basterà aver partecipato alla prova di ammissione per essere ammessi alla graduatoria?
L’ammissione in graduatoria, in realtà, avviene in relazione a due distinte valutazioni, di cui una introdotta solo da questo anno accademico.
Prova di selezione
In che cosa consiste e il tempo per lo svolgimento sono già stati indicati.
Per la sua valutazione, invece, vengono utilizzati i seguenti criteri:
• 1,5 punti per ogni risposta esatta
• meno 0,4 punti per ogni risposta sbagliata
• 0 punti per ogni risposta non data.
Valutazione del percorso scolastico
Da questo anno accademico sarà valutato anche il voto riportato alla maturità, attribuito solo a coloro che abbiano raggiunto un voto di maturità almeno pari a 80/100, rapportato alla distribuzione in percentili dei voti ottenuti dagli studenti che hanno conseguito la maturità nella stessa scuola nell’anno scolastico 2011/12. Per i Corsi di Laurea delle Professioni Sanitarie il punteggio, va ricordato, è attribuito dalle singole Università, secondo criteri autonomamente determinati nel rispetto di quanto stabilito dal D. Lgs n. 21 del 14.1.2008: informati quindi presso l’Università in cui intendi sostenere la prova di ammissione.
In caso di parità di punteggio, prevale in ordine decrescente il punteggio ottenuto dal candidato nella soluzione, rispettivamente, dei quesiti relativi agli argomenti di cultura generale e ragionamento logico, biologia, chimica e infine quelli di fisica e matematica.
In caso di ulteriore parità, prevale la votazione dell'esame di Stato conclusivo dei corsi di studio di istruzione secondaria superiore.
In caso di ulteriore parità, prevale lo studente che sia anagraficamente più giovane.
Per essere ammessi alla graduatoria si deve raggiungere un punteggio minimo di 20 punti.
Se cerchi una professione che possa fare per te, pensa a questa: l’infermiere sarà un professionista sempre più importante nella sanità di domani! E anche di oggi: sebbene la crisi occupazionale stia colpendo anche questa professione, l’infermiere resta uno dei protagonisti dei nostri servizi socio-sanitari.
Gli infermieri possono lavorare in ogni ambito: formazione, ricerca, clinica, prevenzione, cura… potremmo dire più semplicemente che non esiste settore della salute dove non sia necessario il loro contributo! Segui i percorsi che ti offriamo per saperne di più: un filmato intanto ti permetterà di farti un’idea della dinamicità di questa professione.
Test d'ingresso laurea triennale (L)
Test d'ingresso laurea magistrale (LM)
GUIDA AI TEST
L'attuale percorso formativo per diventare infermieri e per proseguire gli studi - una volta conseguito il titolo che abilita all'esercizio professionale - si sviluppa secondo le disposizioni del decreto del ministero dell'Università del 3 novembre 1999, n. 509 e successivamente modificato dal Dm 22 ottobre 2004, n. 270.
Esso è articolato in più livelli.
Laurea in Infermieristica (L) - Dm 19 febbraio 2009 Ha l'obiettivo di assicurare allo studente un'adeguata padronanza di metodi e contenuti scientifici generali (180 Cfu. 1 credito = 30 ore). E' il titolo che abilita all'esercizio professionale (sostituisce i precedenti titoli di Infermiere professionale e di diploma universitario in Scienze infermieristiche). La durata accademicamente definita è di 3 anni.
Laurea magistrale (LM) - Dm 270/04 (ex Laurea specialistica in Scienze infermieristiche (LS) - Dm 8 gennaio 2009) Ha l'obiettivo di fornire allo studente una formazione di livello avanzato per l'esercizio di attività di elevata complessità (120 Cfu). La durata è di 2 anni.
Master di primo livello Corso di approfondimento scientifico e alta formazione permanente e ricorrente in ambiti specifici (area critica, geriatria, pediatria, salute mentale, sanità pubblica, management infermieristico ecc.), successivo al conseguimento della laurea in Infermieristica (60 Cfu).
Master di secondo livello Corsi di approfondimento scientifico e alta formazione permanente e ricorrente in ambiti specifici, successivo al conseguimento della laurea specialistica (60 Cfu).
Dottorato di ricerca (DS) Fornisce le competenze necessarie per esercitare, presso Università, enti pubblici o soggetti privati, attività di ricerca e di alta qualificazione.
Chi ha accesso al percorso formativo post laurea di base Hanno accesso alla formazione post base tutti gli infermieri in possesso del diploma di laurea in Infermieristica, rilasciato ai sensi della normativa vigente. Ma possono accedervi anche tutti gli altri infermieri e infermieri pediatrici (ovviamente in possesso del titolo di scuola secondaria superiore) grazie all'art. 4 della legge n. 42 del 1999 e all'art.1 comma 10 della legge n. 1 del 2002 che ha reso validi i precedenti diplomi al fine del'esercizio professionale e del proseguimento degli studi. I precedenti diplomi erano comunque conseguiti in ottemperanza a precise direttive europee (Accordo di Strasburgo del 1967: 4600 ore di formazione) e davano e danno titolo all'esercizio professionale infermieristico in tutta l'Unione Europea.
Il Dottorato di ricerca in Scienze infermieristiche è un percorso di formazione universitaria triennale successivo alla Laurea Specialistica, che mira a fornire ai professionisti competenze avanzate e strumenti metodologici necessari per esercitare attività di ricerca e di alta qualificazione presso Università, enti pubblici e soggetti privati. E’ finalizzato all’approfondimento dello studio della disciplina e dalla ricerca applicata alle Scienze infermieristiche.
I Dottorati di ricerca in Scienze infermieristiche attualmente attivati sono reperibili sul sito del MIUR, alla pagina DOTTORATI.
Il percorso formativo post base che un infermiere può intraprendere è flessibile e può svilupparsi nel corso dell'intera vita professionale, anche a tappe (i master e i corsi di perfezionamento sono strutturati in moduli).
I master sono di primo livello (dopo la Laurea di base) e di secondo livello (dopo la Laurea specialistica). Consentono di acquisire crediti formativi universitari (si ricorda che un master prevede l'acquisizione di 60 crediti, equivalente a 1.500 ore) e possono essere ad orientamento clinico, organizzativo, didattico/formativo o di ricerca.
La laurea magistrale in Scienze infermieristiche deve fornire le basi per sviluppare a livello elevato, e in più contesti clinico-assistenziali, la capacità di analizzare i bisogni, pianificare, progettare e gestire interventi, valutare e fare ricerca (per una descrizione dettagliata delle competenze dell'infermiere con laurea specialistica si rimanda all'Allegato I - Decreto 2 aprile 2001, allegato I/S. Classe delle lauree specialistiche nelle Scienze infermieristiche e ostetriche).
La continua evoluzione del Servizio sanitario nazionale e i cambiamenti nei contenuti delle cure rendono molto ampia la gamma di posizioni (e competenze) dell'infermiere con laurea specialistica: dalla direzione del Servizio aziendale di assistenza infermieristica, al coordinamento di un dipartimento o unità complessa, o di una équipe, al case management, al coordinamento dell'aggiornamento del personale e della formazione permanente, al ruolo di formatore, di docente e di tutor.
Occupare queste posizioni richiede il possesso di competenze trasversali (oltre che di conoscenze specifiche) e la capacità di applicarle a diversi contesti.
Ogni università potrà quindi costruire dei curricula che comprendono l'area clinica, gestionale o didattica, ma nello stesso tempo che possono anche sviluppare o privilegiare una di queste aree.
Il Dm 270/04 ha modificato la denominazione di corso di Laurea specialistica in "corso di Laurea magistrale".
Per diventare infermieri bisogna frequentare un corso universitario di laurea triennale. La formazione è strutturata tenendo conto della crescente complessità dei pazienti assistiti e dell'evoluzione dei trattamenti (sia in ospedale che sul territorio), nella prospettiva di rendere la persona presa in carico o il familiare il più possibile autonomi.
Ogni università può introdurre nel proprio ordinamento didattico delle variazioni, fino a un terzo del programma definito dalla normativa nazionale (Dl 2 aprile 2001; Determinazione delle classi delle lauree delle professioni sanitarie. Allegato I. Obiettivi formativi qualificanti). Tali variazioni consistono nell'introduzione o sottrazione di alcune materie all'interno dei vari settori scientifico-disciplinari, in rapporto alle esigenze sanitarie e di mercato di carattere locale e all'organizzazione del curriculum individuale.
Questa possibilità consente di avere curricula personalizzati e sempre più rispondenti alle esigenze e ai problemi locali e del Servizio sanitario nazionale.
L'infermiere:
• partecipa all'identificazione dei bisogni di salute della persona e collettività e formula i relativi obiettivi;
• pianifica, gestisce e valuta l'intervento assistenziale infermieristico;
• garantisce la corretta applicazione delle prescrizioni diagnostico-terapeutiche;
• agisce sia individualmente che in collaborazione con gli altri operatori sanitari e sociali, avvalendosi, ove necessario, dell'opera del personale di supporto;
• svolge la sua attività professionale in strutture sanitarie pubbliche o private, nel territorio e nell'assistenza domiciliare, in regime di dipendenza o libero-professionale;
• contribuisce alla formazione del personale di supporto e concorre direttamente all'aggiornamento relativo allo specifico profilo professionale e alla ricerca.
Conseguita la laurea, gli infermieri possono proseguire la formazione iscrivendosi a un corso di master di primo livello (o frequentando altre iniziative di formazione permanente) oppure possono iscriversi alla laurea magistrale (specialistica).