Il Tariffario Provinciale
Nomenclatore Tariffario
Il Nomenclatore Tariffario è lo strumento che regolamenta i rapporti tra gli infermieri in esercizio libero professionale e i cittadini/clienti.
Contiene un elenco di prestazioni che possono essere tariffate singolarmente e un elenco che definisce le prestazioni complesse e/o continuative, che richiedono un pagamento budgetario o forfettario.
Il nomenclatore non è solo utile a regolare i rapporti economici: esso stabilisce anche le regole di un corretto esercizio professionale dal punto di vista deontologico e di tutela del cittadino.
La tariffa professionale, continua a mantenere intatta la propria validità ed è ad essa che, per espressa previsione legislativa, occorre ancora far riferimento anche al fine della liquidazione giudiziale del compenso per l’opera prestata.
moduli allegati
- Dichiarazione antimafia
- Dichiarazione sostitutiva di certificazione dei titoli per le professioni sanitarie
- Bollettino
- Indicazioni per la riclassificazione dell’attività odontoiatrica, degli studi professionali e della chirurgia ambulatoriale
- Dotazione di locali e requisiti minimi degli studi professionali
- Fac simile comunicazione di inizio attività di studio professionale
STIPULARE UNA POLIZZA ASSICURATIVA
Avviso agli iscritti
Dal 15 agosto è entrata in vigore l’obbligatorietà assicurativa per i professionisti sanitari. Il decreto legge del 23 giugno 2014 n. 90 (Riforma della Pubblica Amministrazione) convertito in legge il 7 agosto, sopprime per alcuni tale obbligo assicurativo affermando che «non si applica nei confronti del professionista sanitario che opera nell'ambito di un rapporto di lavoro dipendente con il Servizio sanitario nazionale». Quindi niente obbligo per gli infermieri del SSN. Che tuttavia non potranno contare sulle polizze aziendali per la copertura della colpa grave, perché vietato dalla legge. In attesa dei decreti attuativi, considerato il contesto in costante evoluzione, suggeriamo un approccio di estrema prudenza e invitiamo tutti gli iscritti ad attivarsi per acquisire, per opportuna tutela, una copertura assicurativa, come più volte dichiarato in comunicati e pareri pubblicati sul sito istituzionale. Ciò anche alla luce del fatto che i dipendenti pubblici possono essere sottoposti ad azione di rivalsa da parte della Corte dei Conti per i casi di colpa grave. L’Ente, nel caso risarcisca un danno, è obbligato ad aprire una procedura presso la Corte dei Conti che si pronuncia sulla sussistenza o meno di condotta con colpa grave; questo caso è sempre più frequente poiché sono sempre maggiori i casi in cui le aziende o le Regioni risarciscono direttamente i danni non essendo più assicurate o essendo assicurate con alte franchigie. Ricordiamo poi che anche attività occasionali (ad esempio il volontariato) possono essere fonte di responsabilità professionale per chi ha prestato la propria opera e che, queste attività, ricadono sempre sulla responsabilità del singolo. Ovviamente il problema si pone, in modo molto più ampio, per i liberi professionisti e i non dipendenti SSN, perché la loro responsabilità non è limitata ai soli casi di colpa grave. Le diverse polizze presenti sul mercato sono sempre da valutare e confrontare in termini di massimali, retroattività, franchigie, garanzie postume, costi e altre clausole. A fronte di frequenti quesiti, si precisa che il Collegio Ipasvi di Brescia non ha alcun rapporto diretto di gestione delle polizze, né convenzionale con Willis Italia, storico broker Ipasvi, che peraltro si è reso disponibile a fornire ed approfondire, con incontri ad hoc, dati e informazioni sui casi e sinistri legati alla nostra professione, per l’attivazione di un sistema di protezione legale.
Vi terremo aggiornati! Tutti i dettagli sono reperibili a questo link
Studio Associato
Procedura per l'apertura di Studio Infermieristico
A) SCARICARE BOZZA DELL'ATTO COSTITUTIVO E DELLO STATUTO DELLO STUDIO ASSOCIATO (la bozza è scaricabile a lato)
B) COMPILARE E INVIARE PER VALUTAZIONE TRAMITE FAX O VIA E-MAIL, ALLA COMMISSIONE LIBERA PROFESSIONE
C) ATTENDERE IL PARERE DA PARTE DELLA COMMISSIONE
D) APRIRE POSIZIONE FISCALE (PARTITA IVA) tramite l'Ufficio delle entrate o tramite il proprio commercialista che provvederà all'apertura della posizione fiscale per via telematica, (è opportuno nella scelta del Commercialista verificare che questi abbia conoscenza dell'infermiere e della relativa attività libero professionale)
E) COMUNICARE AL COLLEGIO LA COSTITUZIONE DELLO STUDIO entro 30 gg., tramite compilazione e spedizione (a mezzo posta ordinaria, posta elettronica o fax) dell'apposito modulo (M_LP_004_Comunicazione apertura Studio Associato, Cooperativa Sociale, Societa tra professionisti) unitamente a:
•COPIA DELL'ATTO COSTITUTIVO E STATUTO REGISTRATI;
•COPIA ATTRIBUZIONE PARTITA IVA;
•ELENCO INFERMIERI ASSOCIATI e/o altri professionisti se trattasi di studio associato pluri - professionale (presente all'interno del modulo M_LP_004_)
F) COMUNICARE (come sancito dalla D.G.R. 7/5724/2001) al Distretto sanitario dell'ASL competente per territorio l'inizio dell'attività, utilizzando i moduli allegati.
Alla domanda vanno allegati:
•Planimetria dei locali e dichiarazione conformità impianto elettrico
•Bollettino postale che attesti il versamento di euro 36,00 (allegato)
•Dichiarazione antimafia (allegato)
DICHIARAZIONE SOSTITUTIVA DI CERTIFICAZIONE DEI TITOLI PER PROFESSIONI SANITARIE
Dopo l'esame da parte del Consiglio Direttivo della Documentazione e la delibera di iscrizione nell'elenco degli esercenti la libera professione, la Segreteria provvederà ad inviare al Responsabile dello Studio la relativa iscrizione contenente le password di accesso all'area riservata agli Studi Associati/Cooperative Sociali/Società tra Professionisti.
Tramite l'accesso all'AREA RISERVATA lo Studio potrà aggiornare una parte dell'anagrafica e la compagine sociale in modo autonomo.
Sono invece da comunicare (a mezzo posta ordinaria, posta elettronica o fax) le variazioni rispetto a:
•denominazione Studio, variazione Sede, variazione Statuto, (Allegare verbale Assemblea)
•CHIUSURA DELLO STUDIO, (Allegare verbale Assemblea dei soci da cui risulti la decisione di cessare l'attività dello Studio) e copia del relativo certificato fiscale di chiusura dell'Agenzia delle Entrate
Ogni singolo associato deve provvedere a:
- ISCRIZIONE ALLA CASSA ENPAPI ENTRO 60 GG
- STIPULARE UNA POLIZZA ASSICURATIVA
- COMUNICARE TEMPESTIVAMENTE ogni variazione rispetto alla propria posizione fiscale
Lo Studio Associato può richiedere tramite la modulistica riportata alla voce "Pubblicità Sanitaria" l'autorizzazione a:
•pubblicità sanitaria (utilizzo logo, biglietto da visita, carta intestata ecc) tramite i moduli :
M_LP_005B_RICHIESTA DI PARERE PREVENTIVO ALL'INFORMAZIONE (PUBBLICITÀ) SANITARIA
STUDI ASSOCIATI /COOPERATIVE SOCIALI/SOCIETA' TRA PROFESSIONISTI
Allegato_C_biglietti_da_visita
•richiesta nulla osta autorizzazione esposizione targa (se necessario) da apporre all'esterno dell'edificio, tramite i moduli:
M_LP_002B e Caratteristiche targa
Allegato_B_caratt_targa_Studi
Nel caso in cui lo Studio operi anche al di fuori della provincia, deve notificare l'esercizio al collegio della provincia in cui esercita.
Modulistica di riferimento:
- Bozza Atto costitutivo Studio Ass. semplice
- Bozza statuto Studio Ass. semplice
- Bozza Atto costitutivo Studio Ass. complesso
- Bozza Statuto Studio Ass. Complesso
- M_LP_004_Comunicazione apertura Studio Associato, Cooperativa Sociale, Societa tra professionisti
- M_LP_005B RICHIESTA DI PARERE PREVENTIVO ALL’INFORMAZIONE (PUBBLICITÀ) SANITARIA STUDI ASSOCIATI /COOPERATIVE SOCIALI/SOCIETA’ TRA PROFESSIONISTI
- Allegato_C CARATTERISTICHE BIGLIETTO DA VISITA, CARTA INTESTATA, TIMBRO, SITO INTERNET, INSERZIONE IN ELENCHI TELEFONICI, IN GIORNALI E PERIODICI PROFESSIONALI
- M_LP_002B RICHIESTA AUTORIZZAZIONE ALL’INFORMAZIONE (PUBBLICITÀ) SANITARIA –TARGA STUDI ASSOCIATI/COOPERATIVE SOCIALI/ SOCIETA’ TRA PROFESSIONISTI
- Allegato_B CARATTERISTICHE TECNICHE TARGA STUDI ASSOCIATI/COOPERATIVA SOCIALE/SOCIETA’ TRA PROFESSIONISTI AMBULATORIO INFERMIERISTICO
Attività in forma individuale
Procedura per l'apertura di attività in forma individuale
A) APERTURA POSIZIONE FISCALE (PARTITA IVA) tramite l'Ufficio delle entrate o tramite il proprio commercialista che provvederà all'apertura della posizione fiscale per via telematica, (è opportuno nella scelta del Commercialista verificare che questi abbia conoscenza dell'infermiere e della relativa attività libero professionale)
B) COMUNICAZIONE AL COLLEGIO INIZIO ATTIVITA'. Accedere con le proprie credenziali di accesso all'AREA RISERVATA ISCRITTI abilitare il pulsante MODIFICA e aggiornare lo stato, spuntando la VOCE LIBERO PROFESSIONISTA completare le voci: PROFESS. AUTONOMO, SEDE DI INTERVENTO, TIPO DI INTERVENTO, AMBITO TERRRITORIALE prima di uscire SALVARE LE MODIFICHE.
n.b. Nel caso non riesca ad accedere all'area riservata, può scaricare e compilare il modulo di comunicazione inizio attività, riportato a lato (m_lp_001 comunicazioni libera professione), allegare copia del certificato di attribuzione partita iva e inviare via fax al n. (030.43194), per posta, o consegnare di persona presso gli uffici del Collegio
E' NECESSARIO INOLTRE:
- L' ISCRIZIONE ALLA CASSA ENPAPI, ENTRO 60 GG APERTURA POSIZIONE FISCALE
- COMUNICARE TEMPESTIVAMENTE ogni variazione rispetto alla propria posizione fiscale, chiusura o variazione partita IVA, completa del relativo certificato.
L'interessato può richiedere tramite la modulistica riportata alla voce "Pubblicità Sanitaria" il parere preventivo per l'autorizzazione a :
•Pubblicità sanitaria (utilizzo logo, biglietto da visita, carta intestata ecc) tramite i moduli :
M_LP_005A_Richiesta_parere_preventivo_singolo
Allegato_C_biglietti_da_visita
•Richiesta nulla osta per autorizzazione esposizione targa (se necessario) da apporre all'esterno dell'edificio, tramite i moduli:
M_LP_002A_Richiesta_autorizzazione_targa_singolo
Allegato_A_caratt_targa_LP
Nel caso in cui il professionista iscritto al Collegio di Brescia eserciti anche al di fuori della provincia deve notificare l'esercizio la sua posizione al collegio della provincia in cui esercita.
Modulistica di riferimento:
- M_LP_001 Comunicazioni Libera Professione
- Modulistica ENPAPI
- Polizza IPASVI
Forme di Libera Professione
L'infermiere e l'attività libero professionale
Attualmente, il termine "Professione" si riferisce all'esercizio di una attività nella quale la componente intellettuale prevale su quella materiale ed è condizionata al possesso, da parte del professionista, di determinati requisiti. Ai sensi della legge 42/99, l'infermiere svolge una "professione sanitaria" non ausiliaria, con un suo campo di attività e responsabilità, si tratta quindi di una professione intellettuale ai sensi dell'art.2229 del Codice civile, con conseguente obbligo di iscrizione al relativo albo. Il libero professionista è un prestatore d'opera intellettuale che esercita in regime di autonomia scientifica e gerarchica nei confronti del cliente con ampia discrezionalità e con propria organizzazione di lavoro. L'infermiere che esercita la libera professione assume la responsabilità del proprio agire (in forma autonoma) e la responsabilità di rappresentare la professione nel contesto sociale.
La modalità dell'esercizio libero professionale richiede:
• L'organizzazione in proprio dell'attività;
• Il rapporto di fiducia tra professionista e cliente e la non subordinazione nei confronti del cliente;
• La responsabilità diretta dell'attività svolta rispetto alle norme , legislative, fiscali e deontologiche;
• Il diritto a ricevere l'onorario nel rispetto delle tariffe indicate nel nomenclatore tariffario del Collegio Provinciale;
• La discrezionalità circoscritta alle regole professionali e all'esperienza posseduta.
Il Collegio professionale è l'Ente a cui è demandato il compito di vigilare sull'esercizio della professione e tutelare il decoro e l'indipendenza degli infermieri rappresentati. La libera professione è destinata a crescere parallelamente alla crescita del processo di professionalizzazione e sarà la modalità di esercizio professionale che favorisce la possibilità all'Infermiere di affermare il proprio Status professionale in ambito sanitario e socio-sanitario.
Le modalità possibili di esercizio della libera professione attualmente sono:
• Attività in forma individuale
• Studio Associato
• COOPERATIVA SOCIALE
• SOCIETA' TRA PROFESSIONISTI - STP
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Guida ai test
Guida ai test
1) La prova di selezione
Le indicazioni in merito alle modalità di svolgimento delle prove di selezione sono generalmente riportate nei bandi emessi dalle università e comunicati anche in sede di prova dalla stessa commissione d’esame...
2) I test d'ammissione
Non si può affermare in assoluto che esistano prove di per sé difficili o facili. Le prove sono facili e difficili in rapporto a una serie di fattori...
3) La soluzione dei test
Per le professioni sanitarie, le batterie dei quesiti vengono predisposte da ciascuna Università...
4) Il modulo delle risposte
La correzione dell’elaborato dell’esame è, di solito, trattata elettronicamente con lettore a fibre ottiche e pertanto viene utilizzato un apposito modulo di risposta che è univoco per ogni candidato perché identificato da un codice a barre che garantisce l’anonimato della selezione...
5) La gestione dei tempi
La durata della prova per lo svolgimento del compito assegnato è di due ore. Il “tempo” è uno dei principali fattori critici nello svolgimento delle prove di selezione e quindi è fondamentale impiegarlo razionalmente, anche perché quasi sempre lo si vive limitato e insufficiente...
Laurea triennale
Questa sezione propone alcune simulazioni con i test di ammissione ufficiali realmente utilizzati dagli Atenei nell’Anno Accademico 2010- 2011 per le prove di ammissione ai Corsi di laurea per le Professioni sanitarie.
In Italia, allo stato attuale, non esiste una banca dati nazionale dalla quale sia possibile reperire i test di ammissione somministrati negli anni precedenti, come avviene invece per altri corsi di laurea ad accesso programmato (Medicina, Odontoiatria,Veterinaria, ecc.), dove le domande sono stabilite e pubblicate dal Ministero e pertanto uguali in tutta Italia. Per le Professioni sanitarie ogni singola Università stabilisce le proprie prove, che solo in casi limitati risultano successivamente divulgate sui portali. Ovviamente non esistono neppure siti, libri o corsi di preparazione in cui sia possibile trovare anticipazioni sui test che saranno effettivamente proposti nelle selezioni del presente anno accademico.
La presente raccolta, pertanto, intende offrire ai candidati un modo per esercitarsi sul metodo di selezione utilizzato dalle Università, cioè il metodo selettivo a quiz.
Per la formulazione delle simulazioni sono state utilizzate le prove ufficiali dell’A.A. 2010-2011 dei seguenti Atenei: ANCONA, BARI, BOLOGNA, CAGLIARI, FERRARA, FIRENZE, FOGGIA, GENOVA, NAPOLI Sun, PADOVA, PALERMO, ROMA TorVergata, TRIESTE, UDINE, VARESE, VERCELLI, VERONA ecc.
Va precisato che non si tratta della semplice trascrizione delle prove somministrate nella loro interezza, ma sono state selezionate le domande più significative e rappresentative per stimare in maniera il più possibile obiettiva il livello di preparazione del candidato.
Si sottolinea, però, che le batterie di test qui proposte hanno il valore di una pura esercitazione e non possono esaurire il percorso di preparazione necessario ad affrontare la prova di ammissione.
Secondo quanto previsto dal Ministero dell'Università (Miur) per la selezione delle Professioni sanitarie, le domande sono state organizzate in quattro settori, e precisamente Logica e Cultura Generale, Biologia, Chimica, Fisica e Matematica.
Ogni prova simulata contiene il numero esatto di quesiti a risposta multipla previsti dalla normativa per ogni argomento, in modo da consentire lo svolgimento dell’esercitazione nelle stesse condizioni dell’esame e di verificare così i tempi di soluzione e il punteggio conseguito in base alla propria preparazione.
I quesiti proposti sotto forma di test simulati sono altresì accompagnati dalle risposte che sono state indicate come esatte dai singoli Atenei.
PROVE DI SIMULAZIONE
Logica e cultura generale |
Biologia |
Chimica
|
Fisica e Matematica |
SUGGERIMENTI PER UTILIZZARE AL MEGLIO LE SIMULAZIONI
1) Stampare il pdf della prova.
2) Risolvere i quesiti proposti nei tempi indicati. Poiché il tempo è un fattore molto limitato, è importante soprattutto riuscire a controllarlo. Si ricorda che il tempo a disposizione per la prova è di due ore per 80 quiz e quindi per ciascuna risposta il tempo medio di risoluzione non dovrebbe superare 1,5 minuti.
3) Controllare i risultati ottenuti confrontandoli con le soluzioni indicate in coda a ogni singolo blocco di domande. Si ricorda che il punteggio è il seguente:
- 1 punto per ogni risposta esatta
- meno 0,25 punti per ogni risposta sbagliata
- 0 punti per ogni risposta non data
4) Effettuare un’autovalutazione della propria performance nella soluzione dei quiz:
a. valutare i tempi di soluzione e, se non adeguati, perfezionare l’addestramento alla soluzione dei quesiti a scelta multipla; l’allenamento va ripetuto più volte fino a quando non si acquisiscano progressivamente abilità e familiarità sufficienti;
b. individuare i settori nell’ambito dei quali sono stati commessi più errori, al fine di selezionare argomenti e discipline ove occorre dedicare maggiore spazio per uno studio più approfondito.
Buona preparazione!
Test d'ingresso laurea magistrale (LM)
Il Ministero dell’Università ha approvato il decreto per l'accesso alla Laurea magistrale in Scienze infermieristiche ed ostetriche per l'anno accademico 2013 - 2014 nel luglio 2013.
Il provvedimento adottato quest’anno dal MIUR, conferma le modalità di accesso, i contenuti della prova, nonché la stessa data di selezione dell’anno precedente per tutti i candidati dei corsi di Laurea magistrale.
I REQUISITI PER L'AMMISSIONE AL CORSO DI LAUREA MAGISTRALE CLASSE LM-SNT1
Sono ammessi alla prova d’esame per l’accesso al corso di Laurea magistrale in Scienze infermieristiche ed ostetriche coloro che siano in possesso di uno dei seguenti titoli:
• diploma di laurea abilitante all’esercizio di una delle professioni sanitarie ricomprese nella classe SNT/1 (infermiere, ostetrica/o, infermiere pediatrico);
• diploma universitario abilitante all’esercizio di una delle professioni sanitarie ricomprese nella classe SNT/1 (infermiere, ostetrica/o, infermiere pediatrico);
• titoli abilitantiall’esercizio di una delle professioni sanitarie ricomprese nella classe SNT/1 (infermiere, ostetrica/o, infermiere pediatrico) acquisiti con i precedenti ordinamenti, di cui alle Leggi 42/1999.
Pre-requisito obbligatorio per tutti è il possesso del diploma di scuola secondaria superiore di durata quinquennale.
Nessun altro requisito è previsto per l’accesso alla laurea magistrale, né il voto del diploma, né l’anzianità di servizio.
Ammissione in sovrannumero senza espletamento delle prove
Possono essere ammessi, in soprannumero, prescindendo dall’espletamento della prova di ammissione, in considerazione del fatto che già svolgono funzioni inerenti:
• i soggetti ai quali sia stato conferito l’incarico, da almeno due anni, ai sensi e per gli effetti dell’art. 7 della Legge 251/2000, commi 1 e 2;
• i soggetti in possesso del titolo rilasciato dalle Scuole dirette a fini speciali per Dirigenti e Docenti dell’Assistenza infermieristica (Dpr 162/1982), titolari dell’incarico, da almeno due anni, di direttore o di coordinatore dei corsi di laurea in Infermieristica;
• i soggetti ai quali sia stato conferito l’incarico, da almeno due anni, di direttore o di coordinatore di uno dei corsi di laurea ricompresi nella Laurea magistrale in Scienze infermieristiche e ostetriche.
I candidati che aspirano all’accesso senza l’espletamento della prova devono allegare alla domanda di ammissione la documentazione che comprovi il possesso dei requisiti.
CRITERI DI VALUTAZIONE DEI TITOLI E DELLA PROVA SCRITTA
Per la valutazione del candidato la Commissione d’esame ha a disposizione un totale di 100 punti di cui: •20 riservati ai titoli •80 riservati alla prova scritta.
Appare evidente come l'esito dell'ammissione sia grandemente se non totalmente influenzato dalla prova scritta e in misura molto contenuta dal possesso dei titoli formativi, accademici e professionali posseduti dal candidato.
La valutazione dei titoli
Per la classe di Laurea magistrale delle Scienze infermieristiche e ostetriche sono valutabili tre tipologie di titoli:
A. Titolo di accesso | Punti |
Diploma di laurea triennale abilitante all’esercizio di una delle professioni sanitarie ricomprese nella classe di Laurea magistrale in Scienze infermieristiche ed ostetriche | 7 |
Diploma universitario abilitante all’esercizio di una delle professioni sanitarie ricomprese nella classe di Laurea magistrale in Scienze infermieristiche ed ostetriche. | 6 |
Titoli abilitantiall’esercizio di una delle professioni sanitarie ricomprese nella classe di Laurea magistrale in Scienze infermieristiche ed ostetriche acquisiti con i precedenti ordinamenti. | 5 |
È possibile utilizzare, in questa categoria, uno solo dei titoli elencati, a scelta del candidato, anche se in possesso di più attestati.
La scala dei punteggi attribuiti per questa categoria determina un diverso trattamento tra i soggetti provenienti da diverse formazioni di base avvantaggiando, di due punti aggiuntivi, chi è uscito dall’ultimo percorso formativo della laurea triennale.
In ogni caso, dei 20 punti a disposizione, solo 15 sono effettivamente utilizzabili per la graduatoria in quanto tutti i candidati partono da una base minima di almeno 5 punti.
B. Titoli accademici o formativi | Punti |
Diploma di Scuola diretta a fini speciali in Assistenza infermieristica (Dpr 162/1982) | 5 |
Altri titoli accademici o formativi di durata non inferiore a sei mesi | 0,50
per ciascun titolo fino
ad un massimo di punti 2 |
I possessori del titolo di DAI, IID e DDSI, che normalmente provengono dalla formazione di base acquisita con il precedente ordinamento, sono favoriti rispetto ai candidati con analogo percorso formativo ma distanziati di solo 3 punti rispetto ai nuovi colleghi laureati.
Tutti gli altri titoli accademici o formativi possono essere valutati sino a un massimo di 4 attestati. Questi titoli, di durata superiore ai sei mesi, possono comprendere numerosi corsi (tra cui: abilitazione a funzioni direttive, specializzazioni, master, corsi aggiornamenti professionali con o senza attribuzione ECM ecc.) ed eventuali titoli della precedente categoria che non siano stati utilizzati come titolo di accesso.
Manca inspiegabilmente dall’elenco un esplicito riconoscimento a fattispecie proprie del curriculum formativo e professionale, quali incarichi di insegnamento, partecipazione a progetti di ricerca, pubblicazioni scientifiche ecc.
Il riconoscimento di questa categoria di titoli è a discrezione delle commissioni d’esame dei singoli atenei e, quindi, si possono registrare differenze significative nella valutazione/riconoscimento anche degli stessi attestati; in genere, vengono privilegiati quelli acquisiti in ambito universitario.
C. Attività professionali | Punti |
Attività professionali nella funzione apicale di una delle |
1
per ciascun anno o frazione
superiore a sei mesi fino
ad un massimo di punti 4
|
Attività professionali nell'esercizio di una delle professioni sanitarie ricomprese nella classe di laurea magistrale in Scienze infermieristiche e ostetriche, idoneamente documentate e certificate. |
0,50
per ciascun anno o frazione
superiore a sei mesi fino
ad un massimo di punti 2
|
Per la funzione apicale, essendo il termine utilizzato nel decreto poco precisato e definito, si sono registrati riconoscimenti difformi a seconda dell’interpretazione dei singoli atenei. In alcuni casi si è persino attribuito lo stesso punteggio sia per la funzione di coordinamento che per quella di dirigente. In ogni caso possono essere valutati fino a un massimo di 4 anni di servizio.
L’esercizio professionale va inteso in senso esteso, sia esso in regime di dipendenza o libero professionale, presso strutture pubbliche o private, di ruolo o a incarico purché documentato ed esercitato nel campo proprio della classe di Laurea magistrale che comprende le professioni di infermiere, infermiere pediatrico e ostetrica/o. Anche in questo caso potranno essere valutati fino a un massimo di 4 anni.
La valutazione della prova di ammissione
Per lo svolgimento della prova è assegnato un tempo massimo di 2 ore. La prova consiste nella soluzione di 80 quesiti a risposta multipla di cui una sola è la risposta esatta tra le cinque indicate.
Gli argomenti e la relativa numerosità di domande sono stabiliti in base alle indicazioni del MIUR e sono:
• teoria e pratica delle professioni ricomprese nella classe di laurea magistrale: 32 quesiti
• cultura generale e ragionamento logico: 18 quesiti
• regolamentazione dell’esercizio professionale e legislazione sanitaria: 10 quesiti
• cultura scientifico-matematica, statistica, informatica, inglese: 10 quesiti
• scienze umane e sociali: 10 quesiti
I PROGRAMMI
La prova di ammissione è predisposta autonomamente da ciascun ateneo, tenuto conto delle indicazioni ministeriali contenute nel Decreto ministeriale 15 luglio 2013, n. 612 che fissa gli argomenti e la composizione numerica dei quesiti.
Il programma degli argomenti da sottoporre a verifica previsto dai decreti ministeriali di ammissione è stato fissato a partire dal primo anno di attivazione 2004/2005 e non ha subito nessuna modifica in questi anni.
IL PUNTEGGIO DELLE PROVE DI SELEZIONE
Per la valutazione delle prove di selezione vengono utilizzati i seguenti punteggi:
•1 punto per ogni risposta esatta •meno 0,25 punti per ogni risposta sbagliata
•0 punti per ogni risposta non data
In caso di parità di voti prevale, in ordine decrescente, il punteggio ottenuto dal candidato nella soluzione dei quesiti relativi ai seguenti argomenti:
•teoria e pratica delle professioni;
•cultura generale e logica; regolamentazione dell’esercizio professionale e legislazione sanitaria;
•cultura scientifico matematica, statistica e informatica; scienze umane e sociali.
Test d'ingresso laurea triennale (L)
Per accedere al Corso di laurea triennale in Infermieristica, a numero chiuso, dovrai sostenere una prova di selezione.
MODALITA' E CONTENUTI DELLA PROVA DI AMMISSIONE
Il Ministero dell'Università con Decreto del 24 Aprile 2013, n. 334, ha reso noto, come ogni anno, le modalità di esame di ammissione per i corsi Laurea delle Professioni sanitarie per l'Anno Accademico 2013/14. Rispetto agli scorsi anni ci sono alcune novità: te le illustriamo qui di seguito.
L'ammissione degli studenti ai Corsi di Laurea avviene previo superamento di una prova di ammissione, predisposta da ciascuna Università statale, identica per tutte le tipologie dei corsi di Laurea delle Professioni sanitarie attivati presso lo stesso Ateneo.
Ai fini dell'utilizzo di tutti i posti disponibili per ciascun Corso di Laurea, ciascun Ateneo è tenuto a definire idonee procedure consentendo ai candidati di esprimere lo studente l’ordine di preferenza: informatevi quindi presso l’Università nella quale intendete sostenere la prova di selezione.
In che consiste la prova di ammissione?
La prova di ammissione consiste nella soluzione di un questionario di 60 quesiti a risposta multipla, di cui una sola esatta tra le cinque indicate.
Gli argomenti e la relativa numerosità di domande sono stabiliti in base alle indicazioni del MIUR:
Cultura generale - 5 quesiti
Ragionamento logico - 25 quesiti
Biologia - 14 quesiti
Chimica - 8 quesiti
Fisica e Matematica - 8 quesiti
Per la compilazione del questionario è assegnato un tempo di 90 minuti, partire dalle ore 11.00 in ciascuna sede di Ateneo.
Basterà aver partecipato alla prova di ammissione per essere ammessi alla graduatoria?
L’ammissione in graduatoria, in realtà, avviene in relazione a due distinte valutazioni, di cui una introdotta solo da questo anno accademico.
Prova di selezione
In che cosa consiste e il tempo per lo svolgimento sono già stati indicati.
Per la sua valutazione, invece, vengono utilizzati i seguenti criteri:
• 1,5 punti per ogni risposta esatta
• meno 0,4 punti per ogni risposta sbagliata
• 0 punti per ogni risposta non data.
Valutazione del percorso scolastico
Da questo anno accademico sarà valutato anche il voto riportato alla maturità, attribuito solo a coloro che abbiano raggiunto un voto di maturità almeno pari a 80/100, rapportato alla distribuzione in percentili dei voti ottenuti dagli studenti che hanno conseguito la maturità nella stessa scuola nell’anno scolastico 2011/12. Per i Corsi di Laurea delle Professioni Sanitarie il punteggio, va ricordato, è attribuito dalle singole Università, secondo criteri autonomamente determinati nel rispetto di quanto stabilito dal D. Lgs n. 21 del 14.1.2008: informati quindi presso l’Università in cui intendi sostenere la prova di ammissione.
In caso di parità di punteggio, prevale in ordine decrescente il punteggio ottenuto dal candidato nella soluzione, rispettivamente, dei quesiti relativi agli argomenti di cultura generale e ragionamento logico, biologia, chimica e infine quelli di fisica e matematica.
In caso di ulteriore parità, prevale la votazione dell'esame di Stato conclusivo dei corsi di studio di istruzione secondaria superiore.
In caso di ulteriore parità, prevale lo studente che sia anagraficamente più giovane.
Per essere ammessi alla graduatoria si deve raggiungere un punteggio minimo di 20 punti.
Test d'ingresso
Se cerchi una professione che possa fare per te, pensa a questa: l’infermiere sarà un professionista sempre più importante nella sanità di domani! E anche di oggi: sebbene la crisi occupazionale stia colpendo anche questa professione, l’infermiere resta uno dei protagonisti dei nostri servizi socio-sanitari.
Gli infermieri possono lavorare in ogni ambito: formazione, ricerca, clinica, prevenzione, cura… potremmo dire più semplicemente che non esiste settore della salute dove non sia necessario il loro contributo! Segui i percorsi che ti offriamo per saperne di più: un filmato intanto ti permetterà di farti un’idea della dinamicità di questa professione.
Test d'ingresso laurea triennale (L)
Test d'ingresso laurea magistrale (LM)
GUIDA AI TEST