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Sfide e prospettive della professione infermieristica

 

L’elezione dei nostri rappresentanti è un’occasione importante per la vita professionale del Collegio. Per tre anni costoro sono tenuti ad impegnarsi per raggiungere gli obiettivi presentati nelle assemblee degli iscritti, diffusi con gli organi di stampa e pubblicati sul sito istituzionale. Partecipazione e senso di appartenenza sono presupposti indispensabili per avere Organismi Collegiali efficaci e rappresentativi. Tutti gli iscritti sono eleggibili.

 

Vi aspettiamo in sede in uno dei tre giorni in cui è possibile votare: le operazioni di voto durano pochi minuti, in concomitanza saranno organizzate attività formative e ricreative per gli interessati.

Sempre più gli infermieri dovranno affrontare le sfide che si prospettano in un contesto sanitario in grande trasformazione. Mentre scrivo, in Regione Lombardia si sta discutendo del nuovo articolato di legge che dovrà riformare il Sistema Sanitario Regionale. Come già avvenuto a luglio per il “Libro Bianco”, i Collegi Lombardi, pur in assenza di un Coordinamento Regionale, ancora una volta hanno sottoscritto un documento unitario da inviare al governatore Maroni, con le prime integrazioni e osservazioni, in attesa di poter formalizzare veri e propri emendamenti. Seguiranno  incontri tecnici e  audizioni in Commissione terza, presieduta dal Dott. Rizzi, che ha voluto un tavolo di confronto con i rappresentanti delle professioni. In quest’ambito il nostro Collegio si era già  mosso con la richiesta, e il relativo impegno del Direttore Generale Famiglia e Solidarietà Sociale, di partecipare ad un tavolo tecnico di lavoro in Regione con altre rappresentanze professionali,  proprio per armonizzare il modello regionale con quanto proposto dalla categoria: l'infermiere di Famiglia/Comunità. Ne abbiamo parlato diffusamente nell’ultimo numero di Tempo di Nursing e riteniamo che sia il perno cruciale su cui investire per dare una risposta efficace ai bisogni crescenti della popolazione.

Convegni e  dati di recente pubblicazione ci ricordano che i malati cronici sono in costante aumento (circa 3,2 milioni in Lombardia nel 2013, pari al 31.8% della popolazione assistita), e rappresentano ben il 79.6% della spesa sanitaria per attività di ricovero e cura, specialistica ambulatoriale e consumo di farmaci. La professione infermieristica, a detta di molti esperti, in questo quadro di cambiamento può contribuire alla definizione della geografia dei servizi territoriali e dell'integrazione tra ospedale e territorio.

Tuttavia, per la sostenibilità del nostro sistema sanitario è necessario uscire dalla fase di de finanziamento, che colpisce soprattutto il personale; per uscire dalla crisi bisogna fare chiarezza sui conti, fino al 2016 sono previsti ancora tagli che in 5 anni assommeranno a più di 24 miliardi di euro! Sicuramente bisogna intervenire su vari tipi di sprechi, come le frodi, gli abusi e la corruzione. Oggi si registrano ancora troppe prescrizioni con sovrautilizzo di interventi inefficaci; sostenibilità del sistema vuol dire soprattutto capacità di indirizzo e di interventi della politica sanitaria per basare i LEA sugli esiti e sul punto di vista dei cittadini, sul maggior investimento nella ricerca organizzativa ed indipendente. Credo che su questi temi una “governance infermieristica” possa fare la differenza e nelle osservazioni al disegno di legge regionale più volte ciò è stato evidenziato. Il contesto demografico ed epidemiologico è decisamente cambiato, le professioni si sono evolute, ma il sistema sanitario regge? Il mercato del lavoro ha spazi occupazionali a fronte dell'offerta di infermieri, eppure assistiamo impotenti alla sofferenza occupazionale e al precariato di troppi colleghi, con tutti i rischi di perdita di competenze e di rinuncia alla professione. Tale situazione è dovuta alla debolezza della domanda pubblica per i vincoli di spesa a cui sono sottoposte tutte le strutture afferenti al SSN. Ma quale sarà l'impatto di queste scelte di politica sanitaria e socio-sanitaria? Come si possono lasciare i servizi invariati? Continuando con l’insidioso fenomeno del demansionamento o della dequalificazione professionale? Aumentando il malessere organizzativo con il rischio di favorire malpractice sanitarie?

In queste poche righe ho delineato alcune  criticità  e alcune proposte di soluzione a cui bisognerà dare voce e gambe nei prossimi anni. Anche per questo motivo è importante scegliere i rappresentanti che nel prossimo triennio saranno eletti nel Consiglio Direttivo del nostro Collegio. All’interno dell’ultimo numero di Tempo di Nursing sono pubblicate le candidature dei colleghi che hanno deciso di proporsi alle prossime elezioni, che si terranno dal 29 novembre al 1 dicembre presso la nostra sede. Molti mi scrivono per chiedere perché non si possa votare online o almeno in più sedi della nostra vasta provincia. Purtroppo la legge attuale non lo consente, tuttavia vorrei esortare tutti voi a votare e far votare.

Pochi giorni fa si sono festeggiati i 20 anni dall’istituzione del profilo professionale (DM 739 del 14.9.94), per l’ottenimento del quale anche tanti bresciani scesero a Roma con il Collegio per manifestare insieme ad altri 50.000 infermieri e alla nostra presidente Emma Carli, neoeletta presidente della Federazione. Ricordo che in quell’occasione fece un discorso forte e incisivo, tanto che il ministro Costa firmò il decreto.

Ciascuno di noi e tutti insieme, in qualità di professionisti iscritti ad un Albo, siamo chiamati a partecipare a quel progetto di costruzione del nostro profilo, in gran parte ancora scritto sulla carta, per realizzare nei fatti, in ogni struttura e realtà operativa, quanto previsto dalle leggi e dal nostro Codice Deontologico.

Arrivederci dunque ai seggi per il rinnovo elettorale,

vi aspetto!

 

SB

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